La Seduzione Del Male – Nicholas Hytner [1996]
Land of the midnight sun
Tratto da un’opera di Arthur Miller, narra le folli vicende del paese di Salem nel cuore del Seicento, dove presunte streghe e timorati di Dio combattono una intrigante lotta tra il bene e il male.
Salem è sempre stata terra di streghe, di maligne forze evocate che attaccano i pii abitanti del villaggio. In questo caso però la vicenda è più sottile, più indissolubilmente legata alla discrezionalità, forzatamente soggettiva e non obiettiva per volere divino, di quei giudici che sono preti e preti che sono giudici che sono i ministri di Dio essendo uomini, con tutto ciò che ne deriva. La pazzia che porta l’arroganza dell’uomo a poter giudicare e condannare è qui minata alle sue basi con l’opera del maligno che striscia viscidamente tra le persone attraverso l’apparente ingenuità di un gruppo di ragazzine malate di quella cattiveria che a loro così poco si confà.
Lo spettatore stesso è dunque vittima di quello sciame malefico capitanato dall’invidiosa Abigail Williams che per amore manda alla forca decine di rispettabilissime persone di chiesa. L’impossibilità d’intervenire per testimoniare ciò che è evidente agli occhi di tutti per fermare quel piccolo eccidio ingiustificato è la frustrazione che lo spettatore è costretto a sopportare per la durata del film.
La principale conseguenza di ciò è la rilevanza che assume la cecità del giudice, la solida fermezza che lo porta a emettere sentenze di morte sotto il presunto controllo divino. Lui, il giudice è dunque il vero alleato del diavolo, colui che con un certo sadismo asseconda i bisbigli luciferini delle ragazze per attuare indisturbato i propri malefici piani mascherati da buone azioni.
Tutto ciò non è straordinariamente reso in cinematografia. La regia non entusiasma, seppur mantiene una propria efficacia che nell’impostazione teatrale vede alcuni buoni momenti e al contempo ne distrugge la visione proprio a causa di quel carattere teatralizzante che esagera una visione che altrimenti potrebbe anche apparire come realistica, forzandola verso sentimentalisticissimi lidi che alla lunga nauseano un poco.
Il montaggio è molto molto lacunoso, mentre le prove attoriali sono di buon livello, prima fra tutte quella dell’indemoniata Winona Ryder senza dimenticare quella del giudice Paul Scofield.
Tutto ciò, sempre e costantemente condito dall’amore per Dio e da quanto la via del Signore sia l’unica possibile per la salvezza. Anche quando quest’ultima non arriva sulla terra.
E quindi? Dio salva o non salva? Il film esalta il pio spirito del credente o lo deride facendo trionfare l’operato del demonio?
Non sono chiare le intenzione del regista che da un versante calca la mano proprio sul puro spirito cristiano della signora Proctor e su quello leggermente incrinato di suo marito, interpretato dal bel Daniel Day-Lewis, mentre dall’altro pur evidenziando costantemente i malefici perpetrati dalla piccola Abigail Williams ne decreta una menzognera salvezza terrena che si burla di tutti quei piccoli personaggini che non sono altro che i cittadini e i giudici di Salem persi nella loro fatale burocrazia come lo erano i grandi capi del consiglio generale inscenato da Stanley Kubrick nel suo Il Dottor Stranamore, ovvero: come imparai a non preoccuparmi e ad amare la bomba del 1964.
La Seduzione Del Male è un film con un certo ritmo che si perde un po’ nel suo ritornare sempre sugli stessi punti, è un film che indispone il giudizio narrativo dello spettatore e al contempo stufa un po’ per quel buonismo che qui si riconduce alla matrice religiosa cristiana.
Danilo Cardone