The Pervert’s Guide To Ideology – Sophie Fiennes [2012]
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Theon agalmata
Sei anni dopo il successo di The Pervert’s Guide To Cinema, l’accoppiata Sophie Fiennes e Slavoj Zizek torna sul grande schermo per parlarci di ideologia.
In realtà il buffo Zizek imbastisce discorsi un po’ su ogni cosa: cinema, religione, politica, etc…
L’impostazione filosofico-semiotica è eccellente e Zizek per parlarci di tutto si affida primariamente al commento di alcune scene chiave di alcuni tra i più famosi film della storia. Inizia con Essi Vivono di Carpenter, prosegue con Titanic di James Cameron, Full Metal Jacket di Kubrick e così via.
Tutto pare perfetto in questo documentario ragionato che non propone dati scientifici, né immagini di disastri ambientali, ma solo acute riletture filosofiche della nostra società e di ciò che essa produce. Il problema emerge quando questo film pregnissimo di concetti, peraltro tutt’atro che semplici da comprendere, dura due ore e quindici minuti. Sono un tempo smisurato. Non che ci si annoi, ma Zizek parla a raffica di troppi argomenti molto distanti tra loro, e lo fa con i suoi voli pindarici che spaziano da un argomento all’altro senza apparente connessione. Niente di male, ma dopo pochi minuti si avrà inevitabilmente perso il senso complessivo del ragionamento limitandosi a cercare di comprendere quel piccolo tassello che ora passa sullo schermo. Zizek dà molti concetti filosofici per scontati, mentre così non è, sottintende molti ragionamenti complessi ma ne comprime i risultati in sole due ore. È troppo.
Per fortuna gli argomenti sono sempre e comunque molto interessanti e che l’ironia del mattatore della scena è indiscutibile.
The Pervert’s Guide To Ideology, presentato in Italia al 30° Torino Film Festival, è una sottospecie di lezione universitaria alla quale tutti possono partecipare. Tirate fuori i vostri taccuini e prendente appunti, mi raccomando.
Danilo Cardone