Una Perfetta Via Di Fuga – David Twohy [2009]
De innocentia
Prendete la trama più banale del mondo, la sceneggiatura più abusata nel cinema, dei paesaggi fantastici e mettete tutto assieme. Vi verrà fuori con ogni probabilità la prima metà di questo film.
Per fortuna il regista sceneggiatore David Twohy è consapevole di rischiare il flop più totale e crea per contrasto una seconda metà opposta alla prima grazie a un colpo di scena degno di nota. Il ritmo si accelera e il montaggio “jump cut” concatenato dell’inseguimento nella foresta è di ottima fattura.
Persino la smielata e fastidiosissima Milla Jovovich della prima parte cambia registro quando gli avvenimenti prendono una piega inaspettata, così come Steve Zahn, attore sempre mal sfruttato ma non per questo disprezzabile.
La trama di per sé è molto semplice: due coppie di ragazzi, una delle quali di sposini in luna di miele, si ritrovano a vagare per un’isola hawaiana proprio quando due pericolosi serial killer stanno commettendo una striscia di efferati omicidi proprio in quella zona.
La bravura del regista si dimostra ancora una volta nel saper creare tensione e depistaggio nello spettatore che dubiterà di ogni personaggio che compare sulla scena.
Purtroppo diverse sono le incongruenze che sommate al contesto generale non propriamente innovativo affossano questo film, che in Italia è stato distribuito solamente tramite il circuito dell’home video.
La godibilità dell’opera è comunque non del tutto elusa, e il riferimento citato a Natural Born Killers di Oliver Stone è un ulteriore segnale della competenza di un regista che potrebbe aspirare a comporre un cinema d’intrattenimento di buon livello.
Chissà, forse lo sentiremo ancora in futuro, forse no.
Danilo Cardone
L’ho visto giusto due giorni fa e devo dire che mi è sembrato veramente molto scarso. Più che un’opera cinematografica sembra un telefilm, un filmetto che forse proprio per questo non è mai approdato al cinema.
E poi il colpo di scena non è così eclatante. Dal momento in cui arrestano la coppia di autostoppisti si riesce già a capire che i protagonisti nascondano qualcosa e, dato che non ci sono infiniti intrighi e complicazioni nel film, è palese che questo qualcosa sia la loro identià di assassini.
Quei volti innocenti e così ingenui puzzano sin dall’inizio, mentre la trasformazione del tipo tutto coraggio e strafottenza in uno romanticone e fifone mi sembra esasperata.
Veramente deludente come film.
che schifo di film
ti sbagli enrico e un bellixximo film
e bello
mah non mi dice niente
direi invece un film molto ma molto interessante, coinvolgente. evidentemente la scrutarice di universi ( così ama denominarsi enfaticamente la “so tutto io della situazione” che ha inaugurato questo post) ama strelher o i fratellli taviani.
è un bel thriller, appassionante con adeguati colpi di scena e scenari mozzafiato, godibilissimo fino alla fine.
beccate questo, scrutatrice dei miei stivali , CRITICONA!