Wanted, Scegli Il Tuo Destino – Timur Bekmambetov [2008]
Unwanted
Wanted è un film totalmente inutile.
E’ un puro esercizio di stile, ma che stile non ha. E’ un film che cerca disperatamente di aggrapparsi all’ignoranza dello spettatore con facili e banali battutine talmente prevedibili da risultare persino fastidiose. Come i personaggi, così fortemente stereotipati e mai indagati.
Tutto è superfice e banalità. Tutto è fine a sé stesso. E a sottolinearlo c’è il lunghissimo [infinito] addestramento del protagonista. Minuti e minuti spesi in botte su botte tanto per farci piacere un po’ di più il personaggio sfigato, tanto per sostenere il vittimismo dell’uomo medio e sussurrargli nell’orecchio che è bene essere così, poiché tutti in fondo in fondo siamo dei leoni lottatori e possiamo salvare il mondo.
Il film quindi strizza l’occhio a Fight Club. Ma in cambio riceve soltanto le legnate che il regista infliggeva al protagonista.
Così come la narrazione pseudo-fantascientifica. Quanti altri film sono stati fatti con storie molto [molto] simili? Questa è tratta da un fumetto. E quindi?
Ma tutto ciò non basta e a infastidirci ancora un po’ [un po’ tanto, a dir la verità] ci si mette il cast. A una passabile Angelina Jolie dall’unica espressione, ma tanto da lei è quello che ci si aspetta, si affiancano il protagonista James McAvoy che speriamo di non rivedere mai più sul grande schermo, e un insopportabile Morgan Freeman.
Morgan Freeman. Quell’attore di colore che ha fatto un sacco di bei film famosi. Da Le Ali Della Libertà a A Spasso Con Daisy. E poi, da un giorno all’altro, i registi hanno cominciato a dargli tutti la stessa identica parte. Quella del vecchio uomo di mondo, non troppo a posto con la morale, ma a suo modo sempre leale, con quell’immagine da Sapiente cosmico che appare poche volte nel film e quando appare sentenzia che la metà basta. Un’Impresa Da Dio, Batman Begins, Slevin, Edison City, The Contract, Il Cavaliere Oscuro, The Code e sicuramente qualche altro che sto dimenticando. È sempre la stessa parte. E dopo un po’ per forza che non ne possiamo più di quella sua saggezza saccente fatta di banalità hollywoodiane!
In tutto ciò si salvano soltanto gli effetti speciali. Eccezionali, davvero.
Danilo Cardone
Concordo.
E’ la classica americanata che punta sull’azione, ma che non ha un briciolo di consistenza dietro.
La Jolie in questi ruoli non mi dispiace, ma Freeman è davvero sprecato.